mercoledì 16 luglio 2008

L'amico portiere notturno

Quella sera siamo rimasti più a lungo in camera, ognuno nella propria, a goderci un meritato riposo dopo lo spumeggiante pomeriggio, e, almeno io, ad ascoltare un pò di musica sdraiato sul letto.
La stanza non era molto grande, ma era molto accogliente, aveva un bel letto matrimoniale nel centro, e di fronte, una ampia vetrata regalava una bellissima vista sulla città. Il fatto che l'hotel fosse in cima ad una piccola salita, faceva si che la vista che si poteva godere dalle stanze che davano sul fronte fosse davvero notevole.
Cullato dalla musica e dal bel paesaggio presto mi addormentai e lo squillo del dutùr, che era pronto per uscire a cena, sembrava riportarmi su questo mondo dopo un lungo viaggio interstellare, in pianeti abitati solo da docili creature come quella conosciuta al centro benessere, pronte ad esaudire qualunque desiderio erotico venisse a loro sottoposto.
In men che non si dica fui vestito e raggiunsi il dutùr sulle scale dell'hotel, il quale, nel frattempo, affinché nemmeno un istante della vacanza fosse sprecato, aveva iniziato a socializzare con una addetta alle pulizie, ché in lituania, incredibile ma vero, anche quelle sono gnocche.
L'idea di unirmi al dutùr in quell'imbarazzante siparietto, a chiedere improbabili consigli su quali detergenti sia meglio usare per non rovinare i marmi, devo confessare che mi passò un attimo per la testa, anche perchè in Lituania sembra essere sempre verificata la regola per la quale una gnocca ha sempre almeno un'altra amica gnocca pronta a fare da spalla all'amica in caso di necessità.
Decidemmo però di rimandare questa opzione a eventuali casi di necessità futuri. Ci congedammo con la ragazza e, in maniera automatica, ci dirigemmo verso la piazza centrale, punto di passaggio obbligato, a Vilnius, per decidere qualunque serata.
Vediamo un bel locale, simile ad un ristorante, ma non troppo impegnativo, frequentato da giovenche di ottima fattura, e da allegre compagnie di compaesani de noartri.
Quello è il nostro posto, pensammo all'unisono io e il dutùr, e in men che non si dica eravamo con le gambe sotto ad un tavolo.
Manco farlo apposta ci venne dato un tavolo vicino alla compagnia di italiani, quattro ragazzi di Roma, evidentemente molto esperti di Vilnius, che si pavoneggiavano tra di loro mostrando a vicenda le foto delle loro prede serali immortalate, con in calce un numero di telefono, sui loro telefonini.
Appena i quattro caciaroni capirono che anche noi eravamo italiani come loro, approdati alle ridenti latitudini baltiche in cerca di divertimento, si rivolsero a noi nella modalità caciaronesca ed amicona tipica dei romani, ché in men che non si dica ci aveva uniti alla loro tavolata rendendoci partecipi anche a noialtri del carosello di gnocca sui loro telefonini.
Il primo consiglio che ci venne dato fu quello di acquistare una scheda telefonica lituana, ché altrimenti mai più una lituana, con lo stipendio che becca, si prende la briga di sostenere una chiamata internazionale per contattarti, e se proprio lo fa è per mandarti in culo con tutto quel che le fai spendere, il secondo consiglio fu quello di puntare sulla qualità, ché per rimorchiare qualche cesso c'è tempo tutto l'anno qua da noialtri, ad amminchiare dietro qualche smorfiosetta imbellettata che si crede gnocca solo perchè indossa qualche capo firmato sculettando sdegnosa in qualche strada della cosiddetta "milano bene".
Ci congedammo con i romani facendoci consigliare quello che da quella sera in avanti sarebbe stato il nostro locale fisso, il Broadveius Club.
Un locale su due piani, tutto in legno stile saloon, con al piano terra al centro una piccola pista da ballo, mentre al primo piano delle balconate, anch'esse in legno, che circondano la pista, erano un ottimo appostamento per avvistare, e scegliere di conseguenza, le prede.
Devo dire che la concorrenza maschile era scarsa, e comunque esercitata da qualche nostro compaesano o qualche straniero, non certo dalla fauna maschile locale, primo perchè non molto piacenti devo in effetti ammettere, secondo perchè nel giro di un'ora li vedevi accasciati sbronzi marci sul tavolo, mentre la loro donzella se la stava magari spassando in bagno con qualcuno che furbescamente ha affidato il suo fegato alla vodka solo a serata finita ( male ) e non già da appena entrato nel locale.
Il nostro debutto al Broadveius devo dire che non fu un gran che. Fummo anche li invitati ad un tavolo, questa volta non di romani ma di gnocche locali che ci fecero sedere al tavolo con loro con l'unico scopo di estorcerci, a suon di sorrisini, qualche drink gratis. La differenza tra un italiano ed un lituano la capisci al quarto drink, quando tu inizi ad avere la faccia di pongo e la lingua felpata, lo sguardo fisso da ebete e le gambe formicolanti, mentre le lituane, lucidissime facevano la spola tra il tavolo e la pista, in un vortice di drinks e danze ininterrotto, fino alla chiusura del locale.
Uscimmo dal locale non molto tardi, un pò perchè volevamo smaltire all'aria fresca il principio di sbornia, un pò perchè tutta quella gnocca ci aveva diciamo, predisposto bene per proseguire la serata non più solo ad osservare, ma possibilmente ad annodarci a qualche giovenca in una nottata di sesso.
Data l'ora l'unica speranza affinché il nostro desiderio fosse soddisfatto era giocarci la carta bagascia. Decidemmo però di fare una cosa in grande stile.
Basta putan-tour in taxi in squallidi postriboli, almeno per una volta nella vita, in un paese dove per qualche giorno ci si poteva sentire papponi, volevamo toglierci lo sfizio di "ordinare" al concierge dell'hotel una ragazza per la notte!
Si, più facile a dirsi che a farsi, mica per altro, ma perchè non è mica facile, per chi non ha la faccia tosta di chi è abituato a fare certe cose, scendere dal portiere di notte e chiedergli una cosa del genere.
Salimmo prima in camera a pianificare la strategia. Prima cosa aprire il frigobar e bere un altro drink disinibitore. Sotto i fumi dell'alcool, dopo un pari&dispari sorteggiammo il fortunato che doveva telefonare in reception.
Fui io il sorteggiato ( straaaano pensai ! ).
Ok mi dissi, ce la posso fare, telefono e dopo nemmeno uno squillo mi risponde il mio "amico" portiere.
( la conversazione, a rendere il tutto più complicato, si tenne in inglese, qui la riporto in italiano, essendo tutto il blog in italiano )
"Hallo!?"
"Ehm ... buonasera, mi chiedevo se era possibile avere un paio di ragazze per questa notte ??!!"
"Certamente, come le vuole ??"
( azz... pensai, incredibile, manco avessi ordinato due pizze )
( spiazzatissimo da tanta disponibilità del mio interlocutore iniziai ad incespicare ancora di più nell'inglese, ché certo non mi ero preparato un vocabolario adatto a sostenere una conversazione così specifica su certi temi )
"Ehm... faccia lei, basta che siano carine e con le tette grosse"
( lo so è una cazzata, lo stereotipo del maschio becero, ma volevo vedere voi nella mia situazione: in lituania, sbronzo fatto, alle 3 del mattino, ordinare telefonicamente al portiere un paio di zoccole per chiudere la serata, quello fu il meglio che mi usci !!! )
( Nel frattempo il dottore era ribaltato nel letto, piegato in due dalle risate)
"Ah bene bene, tette grosse, si si ho proprio quel che fa per voi, tra un ora saranno da voi!! "
Un'ora di tempo per prepararci e preparare la stanza a riceverle. Chissà che cazzo dovevamo preparare poi bho ...
L'ora passò in un istante, e puntualissimo il campanello della stanza trillò!
Ci trovammo davanti, nel messo di un lunghissimo corridoio, il nostro "amico" portiere che teneva per mano due gnoccolone pazzesche, che in effetti avevano un lato A davvero niente male.
Pagammo a lui il "conto" anticipatamente, ci strizzò l'occhio e ci domandò chi volesse quale delle due.
Data la situazione, e soprattutto la paura che il nostro vicino di stanza, un anziano tedesco con una carampana di moglie, mi saltasse in corridoio in mutande mentre noi eravamo li ha scegliere la merce fece si che scegliemmo quasi ad occhi chiusi.
Quel che avvenne quando ognuno si richiuse la propria porta alle spalle non avrebbe nulla da aggiungere a del buon sesso, pagato nemmeno poi tanto, visto il contesto e le modalità, se non fosse che il dutùr, avendo "terminato" un pò prima di me, ebbe l'ideona di mandare la sua donzella a raggiungere l'amica che era ancora "impegnata" con me ( tanto pagare l'aveva pagata ) regalandomi un fuori programma a quattro mani davvero strepitoso.
Grazie dutùr, ne approfitto per ridirtelo ancora, anche da qui !! :)
(Piccola chiosa tecnica: da notare come all'est anche le bagascie sono meglio che da noi: qui le paghi a "shots", li paghi il loro tempo invece, e soprattutto paghi il fatto non di poter avere una donna, ma di poter avere una donna che puoi mandare via quando hai finito!)
Quando abbiamo salutato le donzelle era oramai l'alba, di una notte che penso non dimenticherò mai fin che campo!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Salve,

modero un blog di Agriturismo:

http://agriturista.myblog.it

Sarei interessata ad uno scambio di links con il vostro

In attesa di riscontro porgo i più cordiali saluti